Territorio
Il Paese e Il suo territorio
I resti dei 57 nuraghi censiti nel territorio circostante testimoniano che già in epoca nuragica l’agro era densamente popolato. Le sue origini si collocano intorno al 225-244 d.C., quando dopo l’annessione della Sardegna all’impero romano, vennero costruiti numerosi accampamenti militari (i castrum) a difesa delle vie civili e militari più trafficate. La più importante di queste vie era quella che collegava Turris (Porto Torres) a Kalaris (Cagliari), passando per Macomer. E proprio per presidiare questo tratto fu fondato il Castrum Gordianus (l’ accampamento di Gordiano), dal nome dell’allora imperatore che darà origine, per metatesi e alterazioni fonetiche tipiche del sardo, al toponimo odierno Codrongianos.
L’accampamento era organizzato su due livelli: nella zona superiore vi era il castrum vero e proprio, mentre i terreni della vallata vennero destinati al pascolo del bestiame e vi fu costruita una vacchiera in cui venivano distribuiti i prodotti derivati dall’allevamento. Questa suddivisione si mantenne anche dopo lo smantellamento del campo,come testimoniano la denominazione di epoca medievale di Codronzanu e Subra e Codronzanu de Josso, e l’attuale struttura urbanistica del paese. Il vecchio castrum (Codronzanu de Subra) costituisce oggi la parte moderna del paese, mentre nella zona sottostante (Codronzanu de Josso) si é sviluppato il centro storico.
A Codrongianos le tradizioni artistiche vengono tenute vive dall’associazione folcloristica culturale San Paolo Codrongianos, costituita nel 1998 grazie ad un gruppo di appassionati di tradizioni sarde e logudoresi, il Coro di Codrongianos e Su Cuncordu codronzanesu. Fin dalla loro nascita, prendono parte alle manifestazioni folcloristiche isolane, riscuotendo ovunque consensi e plausi. Il costume codrongianese si identifica nello stile del Logudoro-Meilogu. Di grande pregio ed eleganza è la versione femminile con i pregiati ricami di seta nel grembiule, e i fili d’oro nel busto. La gonna finemente plissettata, unica nel circondario, è in velluto blu nella versione di gala, in panno nella versione giornaliera.
Il Paese e Il suo territorio
I resti dei 57 nuraghi censiti nel territorio circostante testimoniano che già in epoca nuragica l’agro era densamente popolato. Le sue origini si collocano intorno al 225-244 d.C., quando dopo l’annessione della Sardegna all’impero romano, vennero costruiti numerosi accampamenti militari (i castrum) a difesa delle vie civili e militari più trafficate. La più importante di queste vie era quella che collegava Turris (Porto Torres) a Kalaris (Cagliari), passando per Macomer. E proprio per presidiare questo tratto fu fondato il Castrum Gordianus (l’ accampamento di Gordiano), dal nome dell’allora imperatore che darà origine, per metatesi e alterazioni fonetiche tipiche del sardo, al toponimo odierno Codrongianos.
L’accampamento era organizzato su due livelli: nella zona superiore vi era il castrum vero e proprio, mentre i terreni della vallata vennero destinati al pascolo del bestiame e vi fu costruita una vacchiera in cui venivano distribuiti i prodotti derivati dall’allevamento. Questa suddivisione si mantenne anche dopo lo smantellamento del campo,come testimoniano la denominazione di epoca medievale di Codronzanu e Subra e Codronzanu de Josso, e l’attuale struttura urbanistica del paese. Il vecchio castrum (Codronzanu de Subra) costituisce oggi la parte moderna del paese, mentre nella zona sottostante (Codronzanu de Josso) si é sviluppato il centro storico.
A Codrongianos le tradizioni artistiche vengono tenute vive dall’associazione folcloristica culturale San Paolo Codrongianos, costituita nel 1998 grazie ad un gruppo di appassionati di tradizioni sarde e logudoresi, il Coro di Codrongianos e Su Cuncordu codronzanesu. Fin dalla loro nascita, prendono parte alle manifestazioni folcloristiche isolane, riscuotendo ovunque consensi e plausi. Il costume codrongianese si identifica nello stile del Logudoro-Meilogu. Di grande pregio ed eleganza è la versione femminile con i pregiati ricami di seta nel grembiule, e i fili d’oro nel busto. La gonna finemente plissettata, unica nel circondario, è in velluto blu nella versione di gala, in panno nella versione giornaliera.